Claudia Porta è una persona meravigliosa: bella dentro e fuori, semplice e piena di complicazioni, brava come poche e che nonostante questo gareggia con me per la palma di CalimeroPulcinoNero.
Claudia a fine settembre è partita per il Camerun con DashPerUnicef.
Claudia ci ha portato con lei in quel Paese difficile e meraviglioso.
Da oggi Claudia ci racconta il suo viaggio attraverso i video che ha girato in quei giorni di pellegrinaggio (perchè come lo chiami altrimenti un viaggio così?).
Li raccoglierò tutti qui perchè non ci dimentichiamo mai che di Claudie al mondo ne servirebbero tante per impedirci di chiudere gli occhi e girare la testa.
Quando è l’ultima volta che ho danzato? Sabato, con Ida uscendo dalla cucina al suono di “Oh chiuaua!” facendo le sceme a beneficio del papà.
Come ci ha chiesto Claudia ho provato a chiedere a Ida cosa racconterebbe del nostro paese e della nostra famiglia a un visitatore venuto da lontano.
Ecco cosa ne è venuto fuori: “Gli farei vedere la piazza, il viale, la nostra casa, i nonni, te, il papà, gli zii…tutti! Farei vedere il mio astuccio, il tuo computer e la tele. Racconterei del viale quando cadono le foglie, della mia scuola, e degli animali quando vanno in letargo come i ricci, le marmotte e gli scoiattoli. Racconterei anche la storia di tanti anni fa quando sei nata tu, quando è nato il papà, quando sono nata io e anche quando è nata la nonna Isa”.
Per non avere nemmeno cinque anni ne ha un sacco di cose da raccontare!!!
Mi alzo la mattina e vado in bagno per lavarmi…ah no, non posso, perchè non ho l’acqua.
Scendo e preparo il caffè per me e mio marito…no, nemmeno questo. Acqua non ce ne è.
Perchè quel poco che abbiamo, se ne abbiamo, la risparmiamo per bere e soprattutto per far bere la nostra bambina.
Per fortuna che abbiamo il pozzo del villaggio per poter fare un po’ di scorta, ma non troppa perchè deve bastare per tutti. Quindi l’acqua non si deve sprecare, ogni goccia è preziosa.
Ora guardiamo il Camerun e pensiamo “Che Paese sfortunato! Nel 2012 non hanno nemmeno l’acqua in casa!”. Mia suocera non aveva l’acqua in casa. Fino al primo dopoguerra il pozzo che ancora fa bella mostra di sè nella piazza in cui abito serviva esattamente allo stesso scopo di quello al centro del villaggio di Malimba.
E’ che noi dimentichiamo. Dimentichiamo che quella povertà lì è la nostra povertà, dimentichiamo o non ascoltiamo i nostri anziani che ci dicono che siamo fortunati, non guardiamo nei loro occhi che davanti a video come questi si riempiono di lacrime (a mia suocera succede sempre) ricordando e soffrendo con queste persone.
Ogni volta che aiutiamo UNICEF a portare acqua in un villaggio, a offrire un vaccino a una madre salvando anche il suo bambino, è come rendere onore alle sofferenze dei nostri nonni, dei nostri genitori, di tutti coloro che anche in Italia hanno sofferto malnutrizione, sete e malattie fino a troppi pochi anni addietro.
Troppi pochi anni per non ricordare.
Troppi pochi ani per non agire.
Ricordo solo una festa scolastica nella mia “storia accademica”.
Credo fosse la terza elementare e la mia mente si fissa solo sul dettaglio di noi bambini che cantiamo a squarciagola “L’Amico è” di Cocciante.
Da quando sono mamma, invece, non ho mai dimenticato un solo istante delle feste scolastiche di Ida.
Ricordo le canzoni, le parole delle poesie, il sorriso della mia bambina, l’emozione di vederla che mi saluta con la sua manina paffuta.
La scuola dovrebbe essere sempre circondata da gioia e voglia di festeggiare perchè la cultura è un dono che ci facciamo e come ogni dono deve saper lasciare spazio non solo all’impegno e alla fatica, ma anche all’allegria e alla voglia di festeggiare.
Vi piace questa idea? Volete “ballare con noi” nonostante i momenti bui? Ecco come potete fare:
Se volete partecipare col vostro blog, inserite un video con un embed, e aggiungete il vostro racconto o punto di vista linkando al sito www.missionebonta.it. Se vi va, qui trovate anche il banner delle ambasciatrici di Claudia (potete anche scaricarlo direttamente dalla mia sidebar), realizzato gentilmente da bismama. Se usate twitter, ricordate di segnalare il vostro post @claudiaporta e @dashperunicef. Inserite l’hashtag #incamerunconclaudia.
Se volete partecipare tramite Twitter o Facebook, segnalate il video che vi piace con un commento, citando sempre @dashperunicef e #incamerunconclaudia.