Abbiamo un presepe sgarrupato con le casette belle e quelle fatte da noi col cartone di recupero, tre Gesù Bambino e pure Babbo Natale.
Ma in fondo il Signore è uno e trino quindi il 3 ci sta bene, nelle casette sghembe ci sono le foto di tutta la famiglia perché il presepe siamo, per prima cosa, tutti noi, e anche a questo poveri bambinelli è giusto che qualcuno porti doni ecchecavolo!
La casa non è tirata a lustro, non ho una tovaglia natalizia e per Natale io cucino solo i dolci perché mia suocera si è intestardita a fare tutto lei.
Ma almeno ho messo in ordine, pulito l’indispensabile e per il resto ho deciso che la salute della mia schiena è più importante, ho dei tovagliolini con le renne che sono un amore e ho fatto pandori e panpepati che sono una sciccheria. E ringrazio Dio che, a 12 mesi dall’ictus dell’anno scorso, mia suocera possa intestardirsi e fare cose da sola come chiudere i cappelletti per tutti.
Stasera andremo dai miei genitori, staremo benissimo, ci lamenteremo che mia madre ha cucinato troppo e finiremo comunque tutto.
Sarà un Natale imperfetto e per questo felice…e quindi l’imperfezione diventerà perfetta sotto la guida delle uniche cose che contano: amore e serenità.
Ti auguro un Natale meravigliosamente sghembo e soprattutto la voglia di godertelo così.
Buon Natale!
Rispondi