Ok, lo ammetto: in realtà questi libri li ho iniziati a gennaio ma almeno uno è un libro impegnativo…o forse sono io che mi perdo un po’ e ci metto tanto ad avanzare nella lettura, ma diciamo che tutti e tre stanno impegnando il mio febbraio per bene.
Infatti mi sono ripromessa di darmi, poi, a letture un po’ più scorrevoli, almeno nella narrativa.
Ma veniamo a noi ai singoli titoli di cui ti voglio parlare oggi.
Contagioso di Jonah Berger
Questo libro parla di come le idee possono diventare, appunto, contagiose, virali, insomma di come possono diffondersi rapidamente e con successo fra il pubblico che ci interessa.
Mi sta piacendo? Ni, perché è il tipico libro scritto da un ricercatore, ovvero con un sacco di pagine spese a parlare degli studi fatti per arrivare a determinate conclusioni.
Conclusioni molto utili e valide, ma che si sarebbero potute presentare in metà pagine e senza che la parte dimostrativa avesse dei buchi neri infami.
La scrittura, in compenso, è ottima: semplice, scorrevole, ironica, e anche gli esempi e i casi di studio sono interessanti e ben presentati, ma, almeno per me, francamente troppi.
Te lo consiglio se…
…non ti sei mai chiesta cosa permette alle idee di diffondersi rapidamente e con efficacia, se devi lanciare un nuovo prodotto o servizio, perorare una causa sociale o sostenere un tuo interesse. Così eviterai errori grossolani e anche spese inutili.
Un Piccolo Passo Può Cambiarti la Vita di Robert Maurer
Si sa, i grandi cambiamenti spaventano e a volte sembrano impossibili.
Capita di non riuscire a decidere da che parte iniziare, di perdersi per la strada, di scoraggiarsi subito pensando che la strada è troppo lunga per andare avanti.
Partendo dal metodo kaizen consolidato in Toyota nel secondo dopoguerra, questo libro propone un approccio diverso ai cambiamenti, un approccio molto soft, fatto di piccoli passi quotidiani e di rieducazione mentale.
Io lo sto trovando molto utile e ben costruito.
Te lo consiglio se…
…devi affrontare cambiamenti che ti spaventano, se vuoi fare un salto in avanti nella tua vita (che magari è già bella, ma tu vuoi ancora di più) e se è da tanto che vorresti lanciare a te stessa una sfida ma ancora non ti decidi perché ti sembra impossibile.
Hyperion di Dan Simmons
Questa è la saga di fantascienza che mi sta contemporaneamente acchiappando un sacco e mettendo a dura prova.
È costituita da 4 libri:
e io ho letto il primo e sono quasi al termine del secondo.
Cosa ne penso? Sono affascinanti! Non è solo la costruzione di un mondo, ma quella di almeno 20 mondi diversi, ognuno con la sua cultura e la sua società, tutti uniti dall’essere parte, a diverso titolo, della Egemonia umana ovvero di ciò che rimane dell’umanità dopo il Grande Errore che ha portato alla definitiva distruzione della terra già devastata da guerre e inquinamento.
A latere dell’Egemonia ci sono il Tecnonucleo, il mondo delle intelligenze artificiali staccatesi dal consorzio umano, gli Ouster, ribelli reietti e barbari che minacciano la pace (ma saranno poi loro i cattivi?) e Hyperion, un pianeta misterioso su cui si trovano le Tombe del Tempo e il mostruoso Shrike, il Signore della Sofferenza fatto di metallo organico che dà la caccia agli uomini e li impala sull’albero della sofferenza fatto, come lo Shrike stesso, di lame affilate.
Il tutto è un grande racconto corale tenuto insieme da un cybrido (un umano creato in laboratorio e connesso al Tecnonucleo dove risiede la sua “coscienza”) che riesce a sognare ciò che accade agli altri protagonisti nel momento stesso in cui accade.
Sto trovando questa saga molto bella e difficilissima perché queste culture così articolate rendono complesso seguire tutti gli sviluppi e ricordarsi di tutto. Insomma, se hai letto Trono di Spade sappi che a confronto di Hyperion la saga di Martin è semplice e lineare!
Te lo consiglio se…
…ami il genere (se no obiettivamente ti spari), se hai voglia di immergerti in un mondo alternativo e in una scrittura davvero curata e affascinante. Ma anche se stai seriamente riflettendo su quanto dipendiamo dalla tecnologia per la nostra vita e quanto questa deriva possa portarci a derive assurde.
Rispondi