Sono tornata, ma mi sono servite 24 ore per capire, come dicevo su FB, cosa fare di me stessa. Perché sono tornata dagli #SDBAwards e dopo questo non sono più ciò che ero prima.
Tradurre in “ciccia da strizzare” un nick o una foto con cui sei in contatto da mesi fra social, blog e chattate varie è sempre un’emozione meravigliosa, ma questo volta è stata speciale.
Quando Serena mi ha convinta a partecipare alle selezioni per il master di SQcuola di Blog ho pensato nell’ordine:
- non mi prenderanno mai
- cazzo mi hanno preso (vado sempre per metafore io!)
- speriamo che me la cavo.
Avevo paura. Il mio perenne senso di inadeguatezza si è messo a bussarmi sulla spalla e mi sono messa buona in un angolo ad ascoltare, fare i compiti e osservare.
Ma SQcuola di Blog non funziona così. La SQcuola ti fa innamorare, ti fa ridere, ti coinvolge, ti fa fare le due di notte sui progetti e ti assegna listening (= ricerche su tematiche oggetto di campagne di social media marketing) che come ampiezza equivalgono più o meno all’enciclopedia Treccani. E tu le fai, e ti piace pure! E trovi anche la forza di rifinire la grafica, perché non ci riesci a presentare un lavoro esteticamente brutto al Preside Alfieri.
E poi arrivano gli #SDBAwards e tu vieni da un mese dove hai lavorato come un matto per il progetto di #BattleRoyale e hai un’adrenalina in corpo che la metà basta e vai a prendere le amiche a Bologna e correte verso Parma e…ci sei. Stringi la ciccia. Colleghi il pc, carichi lo smartphone l’adrenalina va a mille.
Iniziano il circo, la gara, le presentazioni al cliente. E twitti come una pazza perché in TT ci vuoi arrivare, ce la vuoi portare quella SQcuola che hai imparato ad amare. E ci arrivate. Al primo posto. E pensi che comunque vada hai vinto perché stai ridando indietro un po’, una briciola veramente, di quello che ricevi ogni giorno da giugno. E pensi che al tua Armada di #BattleBuzz è la migliore del mondo
E guardi la tua SQuadra che presenta, la tua coach che è all’orlo dell’infarto perché vuole farvi salire su quel palco da vincitori e…non ci si riesce. Ma si va avanti, perché è comunque una lezione, perché il cliente viene lì e ti dice “Grazie, mi dispiace non aver vinto CON VOI, ma il vostro progetto è perfetto”.
E sorridi a Hermosa che ha fatto le due di notte con te a calcolare ROI e budget e che è comunque felice perché finalmente siete lì e non su una chat Gualtieri-Salerno.
Ed è già notte di nuovo, rientri dopo un’altra lavorata folle e tempo qualche ora parti di nuovo e sei ancora lì: pc, smartphone, macchina fotografica.
Ascolti quattro grandi donne (Flavia, Veronica, Valeria e Stefania) che parlano della passione che serve nel fare questo lavoro
Ma non c’è tempo per fermarsi: si ricomincia con una nuova carrellata di progetti. Dal turismo al gioco passando da quello che spero sarà il mio prossimo lavoro con la SQcuola: FantaBimbo dell’Associazione Noi per Loro
Ma non si può non parlare di #VerdiMuseum e del blogtour che abbiamo dedicato a questa nuova iniziativa.
Da una location all’altra, ascoltando la meravigliosa Corale Verdi, parlando di musica lirica con i membri di Parma Lirica, abbiamo vissuto una domenica meravigliosa e non credo ci siano abbastanza caratteri in un post per descrivere la commozione e la ricchezza e il divertimento che ho portato a casa.
Ieri ho faticato molto a riprendere il ritmo, a lavorare, a rispondere ai clienti. Quindi come sempre sono tornata alle origini, a usare le mani, a mettere in moto la creatività.
Ecco cosa ne è uscito: un piccolo omaggio ai mille panni stesi virtualmente e praticamente durante il nostro project work per #BattleRoyale. Pennarelli multimateriale, mollette in legno da bucato e il ricordo di una risata scambiata con Hermosa durante uno dei nostri deliri notturni su Pinterest. Tesoro queste sono per te: mollette da bucato decorate.
Un grazie speciale a loro due però lo devo fare: siete il mio cuore ragazze!
Foto 1,2,3 by GianniForlastro.
Le mollette!! Le mollette!!! Io mi ero già ritenuta soddisfatta con il sengalibro profumato, ma tu le batti tutte 🙂
Muahahahah! È da quando abbiamo visto la foto che ci penso!
Che ti devo dire…quando hai delle amiche così non ti sentiresti solo neanche fossi su “un’isola deserta” o come si direbbe oggi – visto che di isole deserte nisba – stessi “senza connessione”!!! È stato bello per me seguirvi, quindi posso solo immaginare quanto sia stato bello esserci. Davvero sento di aver perso qualcosa che non avrò indietro, ma la vostra amicizia e stima ormai ce l’ho, sono di quelle cose belle che quando il tempo dentro di te si fa brutto, sfiori un po’ e ti scaldano dentro.
Vorrei una delle tue mollette per appendere un mio sorriso sul grattacielo più alto di Shanghai, in modo che anche voi possiate vederlo! Un abbraccio 😉
Non li dimenticherò facilmente quei tre giorni a stretto contatto con te, essere risvegliata da Ida, le chiacchiere in auto, i gossip, le risate… ti voglio bene e grazie di esserci sempre!
Buahhhhhhhhhhhh! Amore mioooooooooo! Snif snaf, odio prendere la tisana del mattino senza di te <3
Seguire lo streaming venerdì è stato entusiasmante. Mi sono decisa, ci riprovo. Ah, e la 4# slide: la scorsa estate in Camargue ho fatto una foto praticamente identica. COsì, mi sembra quasi un segno del destino… 😉
Dai dai dai!!!!! Vedrai che vale la pena.
Non dubito affatto che ne valga la pena, anzi!
Il problema è: riuscirò a superare le selezioni? Riuscirò a fare una lettera di motivazione degna? E soprattutto, sono all’altezza del corso?! Venerdì oltre all’entusiasmo c’era in sottofondo un “OMG! Ma io ce la farei?! Uhm…”. Quello è il punto… ARGH! Cmq ci provo. Ogni lasciata è persa! 🙂
cacchio mi hai fatto commuovere, vedere la nostra foto insieme, che perchè siamo così lontaneeeeeeee
Mondo crudele! (e puzzone)
Che ventata di energia : )
Complimenti per questa splendida esperienza conquistata!