Tempo fa ho dato un decalogo di regole per organizzare al meglio il proprio tempo così da ottimizzare sforzi e risorse.
Mi sono però resa conto che non ho mai parlato delle basi dell’organizzazione, di quei piccoli trucchi mentali e materiali che ci permetteranno di iniziare un vero percorso verso una vera organizzazione di tempi e spazi.
Fotografate le zone critiche da organizzare
Per riorganizzare la casa (o, perché no, l’ufficio) la macchina fotografica è un vostro grande alleato perché mette un filtro fra il vostro occhio e la realtà, permettendovi letteralmente di inquadrare le cose da un altro punto di vista.
Guardando una foto avrete una visione d’insieme di ogni singola stanza e vi balzeranno subito all’occhio i punti peggiori su cui intervenire con urgenza.
Spesso infatti tendiamo a dire “Qui tutto è un caos!” senza realismo. Non viviamo certo in una puntata di “Sepolti in casa” (bleah!) e quello che dobbiamo fare è solo migliorare l’esistente, consci che il disordine tornerà ma che noi ora sapremo gestirlo e contenerlo con poco sforzo.
Non puntiamo alla perfezione, ma alla sopravvivenza bilanciando l’ordine con la vivibilità della casa. Una casa immacolata non è, a mio parere, una casa dove si vive sereni. Almeno a me darebbe l’ansia di fare un passo e sporcare i pavimenti.
Armatevi di carta, penna e pc
L’organizzazione non si fa con parole lanciate al vento. Meglio metterle nero su bianco 😀
Che scegliate un quaderno che vi piace, un planner strutturato o un file sul computer non importa: scrivete, prendete appunti, fate schizzi e note dei vostri progetti.
Qualche esempio:
- scrivete una to do list quotidiana
- fate un elenco dei punti critici della casa da attaccare partendo dalle foto scattate
- inserite nel planner o incollate sul quaderno le foto fatte e segnate con un pennarello i vari punti da riorganizzare, oppure fater la stessa cosa con un programma di fotoritocco sul pc
- fate il menù settimanale e scrivete la lista della spesa.
Quando organizzate pensate in piccolo
Iniziare a organizzare la propria vita è come mettersi a dieta: gli obiettivi devono essere definiti, realistici e raggiungibili.
Meglio dividere in step il lavoro da fare, partendo dalla lista dei punti critici e concentrandoci su un punto alla volta.
Se dico “Voglio riorganizzare la casa” non otterrò nessun risultato perché l’enormità del lavoro mi scoraggerà sempre.
Se invece il mio obiettivo sarà “Questa settimana metto mano alla cucina” e ogni giorno mi assegno un task realizzabile (pulire e riordinare i pensili, riorganizzare il sottolavello, rendere funzionale il frigorifero, ecc…) sarà molto più semplice arrivare, nel giro di qualche settimana, ad aver cambiato volto a tutta la casa.
Agite con decisione
Quando riordinate non dovete avere pietà.
Se lo avete usato negli ultimi sei mesi è accettabile non buttarlo, ma altrimenti via!
Dotatevi di quattro scatoloni etichettati:
- Da buttare
- Da regalare
- Da mettere altrove
- Va qui
e affrontate ogni mobile, armadio, pensile, mensola, contenitore classificando ogni singolo oggetto in questo modo. Una volta finito prendete gli scatoloni e agite esattamente secondo quello che dice l’etichetta:
- buttate nella spazzatura
- caricate in macchina per portarlo a chi di dovere
- fate il giro della casa e mettete ogni cosa dove deve DAVVERO stare
- rimettete quello che “va qui” a posto cercando di ordinare le cose al massimo delle vsotre posibilità (ad esempio usando le scatole di cereali ricoperte).
L’organizzazione è creativa: pensate lateralmente
Quello che amo dell’organizzare le cose è che non è, come si pensa, un’attività noiosa per persone noiose, ma qualcosa di estremamente creativo!
Significa guardare alle attività e alle cose di sempre in modo nuovo, cambiando in continuazione il proprio punto di vista come suggerisce Edward De Bono che ha ideato il concetto di “pensiero laterale” (vi suggerisco di leggere il suo “Sei cappelli per pensare” che trovo davvero eccezionale).
Divertitevi a trovare nuovi utilizzi per dei cavalletti da pittore che altrimenti avreste buttato, a trasformare quel mobile Ikea che non si incastra più nelle vostre nuove esigenze o a chiedervi come rendere fare…quel che fate…con meno spreco di tempo ed energia.
Compiti
Vi lascio i compiti per la prossima settimana (sarò in vacanza ma non preoccupatevi, programmo ora il post per venerdì prossimo): rileggete questo post, seguite i link, iniziate a fare foto, comprate un notes nuovo e delle penne colorate (che non sono mai abbastanza) e infine guardate casa vostra con gli occhi di un estraneo.
Poi a fine agosto tiriamo le somme 😉
ehehe… quante volte me lo sono promessa… qui manca la collaborazione altrui ad aiutare la mia organizzazione….. e spesso anche il tempo effettivo… però, c’è da dire che quando hai riorganizzato e svuotato un armadio… tutto ti sembra più leggero 😀
Hai ragione, senza collaborazione si fa fatica.
Però è bello quando guardi una stanza sgombra dopo un’operazione di riorganizzazione!