Finalmente un po’ di sole!
E allora sì, festeggiamo.
Perchè siamo fortunati.
Perchè siamo vivi e sani.
Perchè il nostro Paese ha mille problemi ma (per ora) non siamo alla catastrofe, quella vera, anche se di questa parola ci riempiamo la bocca troppo spesso e mai come ora è chiaro che dobbiamo “solo” lottare per ciò in cui crediamo per evitarla.
Questo è il motivo principale per cui oggi si DEVE festeggiare: perchè dei ragazzi di 20 anni sono morti 150 anni fa lottando per ciò in cui credevano, per dare a noi qualcosa di più grande e migliore, per darci una identità, per darci dignità.
Questo è il loro insegnamento.
Questa la loro eredità.
E allora siamo andati lungo il Po con il nonno, e poi a fare un bel “pranzo garibaldino” nella nostra osteria preferita con tutti i nonni.
E la gioia è stata tanta, come il cibo, il vino, la musica e i balli.
Così Belvetta è crollata in braccio a me nonostante un Inno di Mameli cantato a quaranta e più voci.
Una gioia.
Perchè gioire è anche un dovere quando ti rendi conto che potrebbe essere per poco.
E che devi continuare a farlo per dare forza a chi la sta perdendo.
rj! condivido ogni virgola. siamo in completa sintonia.
uguale..solo che io(ovvio) ero a mondello 😉
pu puru pu pupupu..fratelli d'italia, l'itali s'è desta..
Condivido anch'io anche se non sono italiana, bello il collage.
Non potrei essere più d'accordo!
Bravissimi.
Noi non abbiamo festeggiato, ma ci siamo rifatti col Nabucco ieri sera 😀