In questi giorni frenetici in cui non riesco nemmeno ad aggiornare il blog oggi è arrivata una sorpresa graditissima, una scoperta di quelle che ti riconciliano col mondo.
Sto facendo una serie di valutazioni dei rischi in strutture sportive pubbliche gestite da associazioni dilettantistiche e di solito trovo disastri incredibili: macchinari vecchi di 30 anni senza verifiche, marcature o certificazioni, atttrezzi fra cui martelli e seghe accumulati in cataste informi su banchi di lavoro sudici, caldaie senza manuali e che non si sa dove siano le verifiche annuali e chi più ne ha più ne metta.
Oggi sono stata in una minuscola frazione di un paese della nostra provincia. In questo piccolo mucchietto di case+chiesa (non ho nemmeno visto un alimentari per dire) si arriva ad una zona edificata una decina di anni fa dove ha sede l’asilo nido con annessa scuola materna (una MERAVIGLIA! piante, giochi in legno, colori…le risate dei bimbi, le canzoncine…stupendo!) e il campo da calcio con bar.
Lì mi ha ricevuto il custode dell’associazione che lo gestisce. Per prima cosa si è scusato di non aver potuto ancora fare le pulizie degli spogliatoi perchè aveva prima fatto altri lavoretti. E già qui ho pensato “Cavoli che signore!”.
E poi mi ha stesa: tutto in ordine, i manuali di uso e manutenzione tutti ordinati e puliti e reperibili, il trattore di 30 anni fa regolarmente manutenuto e dotato di libretto di circolazione, tutte le macchine acquistate dall’associazione erano dotate, oltre che del libretto, anche della marcatura CE e della targhetta.
Il colpo di grazia me lo ha dato il bancone di lavoro: aveva sopra un pannello da officina con le chiavi inglesi appese per ordine di grandezza.
Pensavo di svenire.
L’ho raccontato ai miei colleghi e pensano che abbia visto un elfo dei boschi con tanto di pentola d’oro in fondo all’arcobaleno.
Sì, questa è serendipità.
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