Ci sono cose che in pubblico non andrebbero mai dichiarate.
Io venerdì sera a un incontro a scuola di Belvetta sulle regole (“A forza di sì a forza di no” era il titolo, conduceva una bravissima psico-pedagogista) ho fatto l’errore di cnfessarne una. Una di quelle cose che non è ammesso che una madre pensi.
Mentre discutevamo il lavoro di gruppo io, che facevo da portavoce per il mio, ho detto ad alta voce ciò che era emerso e che, se è accettabile da un padre perchè “loro non capiscono sono fatti così”, da una madre è a dir poco riprovevole.
Per me non tutti i no ai bimbi piccoli vanno necessariamente motivati.
Mia figlia non ha nemmeno tre anni. Le spiego quasi tutto ma ci sono cose che hanno speigazioni complesse e piuttosto che mentire semplificando io dico solo no “perchè io lo so”.
Oppure quando dopo mille spiegazioni o mille ripetizioni lei fa comunque di testa sua e magari si mette in pericolo. Allora prendo una decisione di autorità, non spiego più un accidente e si fa come dico io.
Oppure perchè sono stanca dopo aver spiegato diecimila cose di spiegare anche la numero diecimila e uno.
Perchè ho un limite e allora dico BASTA.
Non avrà un tracollo psicologico per questo credo.
Non crescerà disadattata.
Anzi penso che ad un certo punto la fermezza faccia anche sentire i bambini più protetti.
Spiego tutto quello che posso ma ogni tanto faccio il duce.
Si sa, son rompicoglioni.
Ma avreste docuto sentire le altre mamme!!! Fra l’altro anche alcune che sono mie amiche.
“No! Anche a tre anni noi pensiamo (erano in gruppo assieme) che si debba SEMPRE spiegare il perchè di un no!”. Avete presente l’aria da “ma che genitore troglodita sei?”. Ecco quella.
Lo so: sono una che raddrizza quadri e detta regole.
Ma non è che un pelino dei problemi che ci sono nella gestione degli adolescenti è anche dovuto a non saper prendere in mano la situazione ogni tanto?
mi vedi pienamente d'accordo. bisogna spiegare i no ma ad un certo punto rimane no comunque o hai capito o non hai capito. si sono un pò autoritaria anche io e non temo di sbagliare nell'esserlo. mio padre è stato molto autoritario e io sono qui tutta intera a saper ingoiare quei no della vita che spesso non ti sai spiegare. credo che un pizzico di autorità, perchè i genitori siamo noi, unita a tanto amore, condivisione, comprensione, spiegazione dei no, gioco insieme sorrisi e allegria…insomma quel pizzico d'autorità ci vuole. insomma non si può essere solo amici.
Ohhhhhhhhhh, almeno non sono sola!
sono con te al 100%!!!
ciao! per quanto riguarda il mio post della "pedagogia della lumaca"puoi assolutamente pubblicarlo su FB!!! E' un onore e un piacere!
in merito al tuo post invece posso dirti che io di pegagogia ne ho masticata e ancora ne mastico e ti assicuro che non esiste la ricetta giusta, per nessuna azione…Io credo fermamente che un genitore debba spiegare i no ai propri figli, come un insegnante deve farlo con i suoi alunni, ma ci sono delle cose a volte troppo "da grandi" che un bambino non capirebbe fino in fondo. Sono quindi molto favorevole al fatto che ogni tanto l'adulto abbia il diritto di far valere la propria autorevolezza (da non confondere con l'autoritarismo) con un "se dico no è no e io so perchè…". Avviene anche tra le specie animali, è una questione di "gestione del gruppo", se uno non prende posizione, il gruppo va allo sbando, così come il bambino. L'importante è sempre e solo la coerenza: se prometto mantengo ad ogni costo, anche se mi costa fatica, anche se mi dispiace. Molte volte come insegnante vorrei avere la bacchetta magica per sapere il giusto modo di comportarmi…perchè ogni bambino è a sè, ogni situazione ha i suoi risvolti….ma è necessario fare secondo la regola del buon senso…che non guasta mai!! non credo minimamente a cio' che dicono le altre mamme…non è umanamente possibile che per ogni cosa loro abbiano una risposta o una giustificazione…ma il gruppo oltre che al confronto, serve a mascherare. E allora viva la tua sincerità!!
D'accordo in pieno, anche perchè l'attenzione di un bambino quanto dura? Normalmente i bambini, come molti adulti, seguono con attenzione la prima, primissima parte di un discorso per poi perdersi dentro le parole e i nostri ragionamenti. E noi andiamo avanti a parlare, elencando i pro e i contro…per cui la mia regola è che se riesco a spiegarmi in maniera chiara in poche parole ok, ma se il discorso rischia di diventare lungo, non spiego, è così, punto.
Concordo con ogni singola parola che hai scritto. Io mi sono comportata esattamente come te quando erano piccoli perchè anch'io credo che a una certa età non possano capire certe spiegazioni.Devono anche accettare che quando è no è no! Punto.
Devo che ogni tanto ci provo anche adesso che sono più grandi a imporre un no senza spiegazioni…ma purtroppo ora non c'è via di scampo. Stai tranquilla che non crescerà nè disadattata nè squilibrata. Non bisogna essere troppo amici dei propri figli ed è quando sono piccoli che si impara a fare i genitori.
Un abbraccio
Il no ha senso in quanto NO, noi madri anche in quanto capaci di autorevolezza (e non solo di autorità)… i NO filosofici li lasciamo a Crepet? Noi spieghiamo quelli comprensibili va'.. 🙂 buona settimana!
Grazie a tutti. Mi sento meno marziana.
@Laura mi fa piacere in aprticolare il tuo giudizio. Da un'insegnante vale tantissimo per me visto che avete sotto mano u "campionario" ancora più vasto dei genitori.
praticamente mi comporto come te… non è che siamo sorelle?!
baci tesora 🙂
@ ML E RJ:ahahahahah, dalla vostra "microfoto" si direbbe di sì.
Ciao a entrambe
ahahahah :))) mi iscrivo subito a questo blog!!! Mi è troppo piaciuto questo post! (anche quello sopra sul matrimonio, in verità ;))
Credo che le maadri oneste siano poche, e non credo che quelle che si vantano dell'uso di una psicopedagogia pedagogica… siano del tutto reali.
Ci sono momenti in cui devi dire NO, no e basta punto
Ci sono momenti in cui è giusto spiegare, in cui si può spiegare, in cui è divertente spiegare.
Ma ci sono momenti in cui non si può, non si riesce, si perde la pazienza. Perchè dopo venti minuti di "mamma, mamma..""Eh?" "mammaaa" "eh?" "mamma mamma""eh?"
NON CE LA FAI DAVVERO PIU', e sfido chiunque a dire il contrario.
I nostri figli si adatteranno, come ci adattavamo noi al papà autoritario e non autorevole, alla maestra severa, al QUESTO NON SI PUO', e quel che c'è in tavola si mangia, se no a letto. Siamo cresciuti lo stesso.
A ciascun genitore il compito di imparare ed insegnare secondo la propria natura e quella dei propri figli, che non sono tutti uguali nemmeno nella stessa famiglia, figuriamoci in famiglie diverse… 😉
@Mammanonbasta sì…ma Ross è la aprte migliore di me!
@Sasha grazie per i complimento. Hai espresso benissimo il mio concetto.