Giusto per farvi capire un po’ meglio (mi sopportate anche in questo stato…ve lo devo!).
Sabato sera eravamo fuori a cena con amici e, a parte la dolcissima notizia di due amiche che aspettano il secondo bimbo che mi ha fatto un po’ piangermi addosso, ho visto esattamente quello che ho perso e la cui assenza ormai da anni mi ha mandato in forte crisi.
Io ho perso questo:
E non l’ho visto in due sedicenni innamorati. Erano due nostri amici che sono sposati da 7 anni e stanno insieme da…sempre. Ma ancora questo ce l’hanno.
E il problema principale è che a DaddyBear non manca.
Cara, ti capisco sai? Anch'io ho saputo di secondi pargoli in arrivo o addirittura già arrivati… e, ieri, mentre scappavo dalla Chiesa con Leti che aveva pensato bene di mettersi a urlare "casaaaaaa" durante l'elevazione mi chiedevo: "ma come fanno le altre? Come fanno col pancione o col secondo?"; io spero di scoprirlo, ma che fatica, a volte!
Per il resto… forse non è proprio che a Daddybear non manchi, magari lui ti cerca nei momenti sbagliati e tu neanche te ne accorgi… e comunque non credo sia consapevole della tua tristezza, io glene parlerei, glielo urlerei, se necessario…
Lory io vorrei proprio scoprirlo. Credo che se ce la fanno le altre ce la farei acnhe io.
Ma decisamente ora non è pensabile.
Non farei mai un figlio ora.
Non con questa situazione.
Sono anni che ne parliamo e ci litighiamo e io piango e urlo e mi dispero.
Sai cosa mi dice? Che non è vero nulla, che non è cambiato nulla.
Beh…dovevo avere un amante tenero e appassionato senza saperlo allora!!! :-L
@RJ: ci conosciamo poco, ma in quel poco puoi vedere che sono una che prende le situazioni di petto ( a volte un po' di diplomazia non guasterebbe :-L). Io sono per affrontare in termini civili, ovvio, quello che tu senti. Sono per la chiarezza ed il dialogo.. Il tuo silenzio non serve a nessuno, nè a te, nè a lui. Facile parlare da fuori, è vero. Ma è lo stesso consiglio che mi sono data: o le valigie o gli parlavo..e devo dire che ha funzionato! 😉
una cosa che mi ha sempre infastidito è che quando ti sposi tutti a chiederti 'quando fate un bambino?', magari tu in quel momento hai ancora un pò di cose da sistemare nella tua vita, vorresti far ingranare il matrimonio e trovare un equilibrio a due prima di passare a tre. poi finalmente arriva il pupo, e appena supera la soglia dei 6 mesi tutti che attaccano: 'e una sorellina quando gliela fai?'… e a quel punto mi vengono i nervi. prima cosa: fatevi i cavoli vostri. seconda cosa, queste persone in genere non si accontentano di fare questa battuta ma attaccano una storia che non finisce più su quanto sia bello avere figli vicini di età, che è molto più facile farli crescere tutti insieme (vallo a raccontare a qualcun altro), che chi se ne frega del lavoro precario perchè è così bello fare la casalinga, e soprattutto queste persone o hanno avuto figli più di trent'anni fa, o non li hanno avuti affatto. la cosa mi fa imbestialire perchè non è che io non lo vorrei un altro figlio, semplicemente ho i miei buoni motivi per voler aspettare ancora un pochino e soprattutto non vedo perchè debba giustificarmi. x(
riguardo al rapporto di coppia, non conosco la tua vita e la tua situazione quindi non posso darti un consiglio. però credo che ogni tanto quando possibile bisogna ritagliarsi un momento per la coppia, noi piano piano ci stiamo provando, per esempio la prossima settimana andremo fuori lasciando il bimbo con la nonna per una notte… inutile dire che sono già in paranoia perchè è la prima volta che succede e mi sento male solo all'idea… ma ho dovuto fare un sforzo perchè credo che piano piano degli spazi col proprio marito vadano ripresi, anche in vista – fra qualche anno – di un secondo neonato che renderà le cose ancora più difficili…
Magari occorre procedere per gradi… cioè, a volte io per prima mi faccio prendere dalla pigrizia e "mi siedo", senza essere propositiva… poi, quando mio marito dice che siamo meno versatili di altri genitori che si lanciano in viaggi e serate fuori, me la prendo perchè a fronte della recriminazione non ci sono proposte concrete (per dire: lui adesso è andato un'intera giornata a fare un book fotografico a sua cugina e noi a casa, seguirlo voleva dire "però non mettermi fretta e fai come se io non ci fossi"… ed è dall'estate scorsa che non ci concediamo un viaggetto… e speravo proprio in una fuga al mare, ma va be':-L)… Cosa voglio dire con tutto questo sproloquio che è quasi uno sfogo? Progetta qualcosa, un week-end altrove, qualcosa che ti piacerebbe fare, qualsiasi cosa… e invece di lamentare una condizione che lui non vede, passa all'azione!
@C anche io sono una di azione. Con lui ho sempre parlato parlato parlato. Ma è un muro di gomma. La sua filosofia è "sei sposata e sei madre quindi non puoi lamentarti di nulla". Lo so anche io che Belvetta è stupenda, ma io non sono solo una mamma e una moglie. Per prima cosa sono una donna e lui questo non lo accetta. Per lui quella parte di me avrei dovuto farla morire quando sono rimasta incinta. Questo è quello che gli è stato inculcato e se per sua madre è andato bene deve andare bene anche a me perchè lei non sbaglia.
@CosmicMummy io fino a un mese fa avrei tanto voluto un bimbo. Ma Belvetta è nata da una coppia che si amava, che aveva passione e complicità. Ora sarebbe solo "Per tenere insieme i pezzi" ed ho sempre girato che non avrei mai fatto un figlio per questo. Anche perchè penso non funzioni.
@Lory il problema è che lui proprio non vuole avere spazi nostri. Sono io quella che li cerca, ma per lui è semplicemente sbagliato volerli. Siamo dei genitori quindi non siamo più una coppia. I suoi baci e le sue carezze sono solo quelle di un papà per la sua bambina. Le altre sono scomparse proprio dai suoi desideri. Lasciare la bimba?!!? Follia pura!!! Non si fa e io che vorrei avere una sera romantica solo per noi sono incomprensibile perchè una mamma come può non voler stare con la sua bambina?!!?
Chiariamoci: io adoro mia figlia. Ma non sono solo una mamma. Sono una donna E una mamma E una moglie. Se non sono a pieno tutte e tre queste cose non posso essere felice.
NOn è una situazione nata ieri. Sono 2 anni e mezzo che va così. Ho parlato, spiegato, pianto, urlato. Ho fatto proposte, dedicato canzoni, scritto lettere appassionate.
Quello che è cambiato è che ora a forza di rifutare ogni tentativo e di elargire col contagocce piccole concessioni a bocca storta mi ha allontanata. E sono davvero MOLTO lontana.
io la seconda pargola l'ho appena avuta…..piovuta letteralmente dal cielo….ovvero le mie mutande e quelle del papi devono essersi incontrate per caso nel cestone della biancheria…….(almeno per quello che posso ricordare!!!!) e a parte questa differenza, perchè scrivi esattamente quello che da n pezzo passa nella mia testa??????
Mi spiace tanto, amica…e mi fa nche un po' arrabbiare questa situazione… ma qualcuno vicino che possa aiutarvi? Mediare? fargli capire che così non va? Parlo anche, che so, di sua madre… che magari ha sofferto come stai soffrendo tu…Ti abbraccio :X
@Laniu benvenuta! Mi spiace non essere l'unica in questa situazione.
@Lory io a sua mamma voglio bene ma lei è la prima a considerarmi pazza perchè se hai un marito che non ti picchia, lavora sodo, ama sua figlia non puoi volere altro. Perchè NON CI DEVE essere altro. E lui non accetterebbe mai una mediazione. Lui non sbaglia. Sono io che sono strana.
Adesso prometto di smetteral.
Il prossimo post sarà meno fosco, promesso 😉
Ma figurati, se non ci confrontiamo tra donne! Senti, magari ti sembro invadente, scusa, è che, anche se non ci conosciamo personalmente, mi stai a cuore e mi spiace sentirti così… ma se i vostri spazi non fossero sottratti a Belvetta? Cioè, pause pranzo al lavoro, o mentre Belvetta è all'asilo… Anche solo un pranzo a due mentre la tengono i nonni? Cose così? Per lei è sempre bello non stare solo con mamma e papà e tuo marito potrebbe accorgersi di quello che è cambiato e che dovreste recuperare…
io mi sono separata per questo, 3 anni fa, perchè lui non voleva un figlio e vedeva solo se stesso.(ma davvero pensava che dopo yvonne io non desideravo altri figli..cazzo ho dovuto aspettare 4 anni!)
e allora si è accorto che i miei bisogni erano altri rispetto ai suoi, che eravamo due vecchi e io erano mesi che gli dicevo io ho solo 29 anni e questa vita non la voglio.
ti capisco, tantissimo.
Prova a metterlo alle strette, magari si accorge che la tua visione va oltre la sua e che la sua è veramente troppo piccola..un bacione dolcezza.
mi spiace tanto leggere quello che racconti… perchè è un problema comune in così tante coppie che conosco che a volte mi prende tanta tristezza… non posso dire che qua sia tutto rose e fiori.. Anch'io l'unica cosa che potrei consigliarti è di parlarne chiaramente ma se tu lo hai fatto e le reazioni sono state queste….. ma come si può pensare ancora che una mamma debba smettere di esistere come donna???? Le due cose possono piacevolmente e serenamente convivere, o almeno dovrebbero…
A volte con gli uomini è impossibile ragionare, loro (o almeno il mio) non amano le discussioni, i ragionamenti, chiudono tutto con un silenzio o comunque con poche reazioni di risposta… Spero che il dialogo, trito e ritrito, possa comunque aiutarvi e possa fargli capire come ti senti..
Ti abbraccio forte!
Roby
ps non hai bisogno di cambiare argomento, se sfogarti ti aiuta a stare meglio, noi ci siamo anche per questo!!! 🙂
se non fosse che dai pochi riferimenti che ho so che sei un'altra persona, direi che sei la mia amica in crisi, anche lei disperata perchè dopo 2 figlie per casa si è ritrovata solo con un padre e non più con un maitor/amante, alle proposte di lei di passare fuori casa un w-e da soli lui rispondeva che non se la sentiva di lasciare a casa le bimbe da sole. Lei lo scorso anno gli ha parlato dicendogli che a queste condizioni lei si sentiva molto fragile e quindi "cedevole" alla corte di eventuali esterni….corte che poi è arrivata e a cui lei ha, più o meno ceduto. Ora che la crisi è scoppiata, anche se lui non sa del terzo incomodo, lui si è dato dello scemo perchè lo scorso anno "non aveva capito" che lei era così disperata.
Ora, di quello che pensa tua suocera tuo marito se ne deve sbattere, tu non sei lei, sei diversa e sei la persona che lo ha fatto innamorare, come lui ha fatto innamorare te, per doti che "ha perso per strada"…..
a conclusione di tutto ciò, parlagli faccia a faccia, chiaramente e apertamente…..sarebbe drastico, ma preparare le valigie per un w-e tu e belvetta? e non hai pensato di consultarti con uno specialista di coppia? o anche solo per te? magari il tuo disagio nasce da lontano e tu ne eri incosapevole.
Forza, che prima o poi ne uscirai, non sei da sola, ricordatelo!
ciao, mi spiace leggere che questo per te sta diventando un problema, anche se non ti conosco personalmente. senz'altro fai bene a scriverne ma soprattutto non devi mollare con tuo marito. immagino che ci hai provato in tutti i modi ma devi insistere. vedo molte coppie magari in là con gli anni lasciarsi per noia, o perchè non hanno dato importanza a certi dettagli in apparenza stupidi, o trascurare se stessi e i propri interessi. è molto triste. magari ti può aiutare ripensare alle cose che vi piaceva fare prima della nascita della bimba, o prima ancora di sposarvi, ripensa ai motivi che vi hanno fatto innamorare… e sicuramente continua a parlarci, non soffocare questi tuoi sentimenti!
hai perfettamente ragione quando dici che oltre che mamma sei una moglie e una donna! questo vale quando decidiamo di andare a lavorare, ma vale ancora di più nel rapporto con il papà dei nostri figli!!!
un abbraccio :X
allora, io la penso diversamente da tutte. con le DONNE puoi sgolarti a spiegare i tuoi stati d'animo perchè tra di noi ci ascoltiamo e alla fine ci capiamo.
ma con gli UOMINI…………………….
secondo me con gli uomini funzionano i fatti. se vuoi che le cose cambino tra voi non serve spiegare le tue ragioni e chiedere comprensione, ma far vedere con le azioni quali sono le tue esigenze ecome vorresti che fosse la tua, la vostra vita.
esci. organizza. con lui O SENZA. ritagliati qualche spazio tuo.
col mio compagno le cose funzionano così: quando ci "ammosciamo" sono io a prendere in mano la situazione: il vedermi propositiva e "svolazzante" (tipo: se vieni sono contenta sennò faccio da sola e me la spasso pure) lo fa svegliare dal letargo.
non so se mi sono spiegata…
per quel che riguarda il secondo figlio, invece, lì bisogna proprio parlarne. parlarne parlarne parlarne.
in bocca al lupo.
Queste situazioni sono sempre tanto delicate e quindi non mi sento dire nulla.. però ti mando un abbraccio fortissimo e l'augurio di riuscire a capire cosa sia meglio per te e per tutti! :-*
Non deve essere per nulla semplice, anche perchè mi sembra di capire che tu questo uomo lo ami ancora tanto! Immagino la tua sofferenza davvero! Consigli non ne ho, posso solo mandarti un grosso abbraccio e dirti di provare a ridipingere le tue giornate con i colori che più ti piacciono! Pensa a te! Solo a te stessa e regalati qulcosa che ti faccia stare bene!
Mi dispiace molto leggere della tua situazione
Lo so che essendo un uomo sono completamente fuori dall'universo femminile, e quindi poco considerato e vittima del luogo comune che gli uomini sono poco sentimentali, non comunicano, non soffrono e non piangono (per questi aspetti sono ampiamente fuori standard…) però ci tengo a dirti cosa ho vissuto e a cosa hanno portato i miei comportamenti e quelli della mia (ex) compagna. Io e lei abbiamo vissuto una meravigliosa storia d'amore, abbiamo vissuto quell'amore che ti riempe il cuore solo perché guardi l'altro negli occhi ed io adoravo i suoi meravigliosi occhioni. Lei è stata la mia prima ragazza e non ne desideravo altre, nonostante io sia più giovane di otto anni, pensavo solo a lei, desideravo ardentemente solamente lei (purtroppo altra caratteristica fuori standard come uomo…)
Nel momento di crisi ci siamo concentrati su quello che non andava nell'altro prendendo per buono solo il proprio punto di vista (giusto o sbagliato che fosse) e quando siamo arrivati al limite, circa tre litigate al giorno, abbiamo capito che c'era una sola soluzione: la separazione. Io avevo il mio bruttissimo carattere che è peggiorato, e mi ha fatto gettare la spugna, durante la gravidanza, quando non ho potuto fare nulla contro determinati comportamenti di chi era al di fuori della coppia (la riassumo in breve ma sarebbe più lunga da spiegare). Anche lei aveva, ed ha, la sua parte di colpe che, non con me, ammette. Non ti dico i pianti notturni fatti in cantina per non farmi sentire da lei, mi sembrava di stare sul Titanic durante l'affondamento ed in mano mi ritrovavo solo un secchio: la mia famiglia si sgretolava ed io non potevo farci nulla…Quando mi presentavo con buone intenzioni e con tutta l'intenzione di fare davvero la pace lei invece manteneva quel muro invalicabile che mi riportava sui miei passi. Fatto sta che dopo la nascita della Scimmia i problemi si sono amplificati ed un anno fa, quando lui aveva appena compiuto due anni, ci siamo separati. L'errore che abbiamo fatto è stato di non andare da nessuno/a specialista, nessuno/a psicologo/a esperto/a in rapporti familiari, non c'è stata una presenza super partes che facesse aprire gli occhi ad entrambe. Non è vero che le avevamo provate tutte, come asserivamo un anno fa e come è convinta lei ora, ci siamo elevati ad esperti ed abbiamo deciso che l'unica soluzione era separarci, forse conveniva solo perché così ognuno poteva finalmente fare ciò che voleva senza essere limitato dall'altro.
Per un miracolo (lo posso definire solo così) sono ormai due mesi che ho subito un radicale cambiamento soprattutto nel carattere (notato ed ammesso anche da lei) ma anche nelle idee e nelle convinzioni che mi ha portato a voler essere un padre migliore e soprattutto presente e che mi ha finalmente convinto a chiedere l'aiuto che non avevamo chiesto un anno fa.
Oggi mi ritrovo un uomo diverso, innamorato e desideroso della donna che pochi giorni fa mi ha detto che ciò che prova per me è odio, che le do fastidio quando mi vede e quando mi parla, a cui posso solo telefonare e parlare solo di argomenti inerenti a nostro figlio (non posso assolutamente chiederle "come stai?" o mi attacca verbalmente). Sto andando avanti solo per non fare mancare un padre a mio figlio perché ormai non ho più interesse a stare su questa terra…
Ecco a cosa sono arrivato perché non ho voluto proporre alla mia ex, e successivamente affrontare, un percorso difficile, forse per pigrizia o per paura dei luoghi comuni che se vai da un consulente o uno psicologo hai dei problemi o sei malato. Avevo una donna ed un figlio meraviglioso che amavo tantissimo e li ho persi perché non ho lottato, la verità è questa.
Quello che voglio dirti è che da come parli si capisce che ami davvero tuo marito e la tua famiglia e quindi in nome di questo sentimento devi lottare, devi sbattertene altamente di chi è al di fuori della tua famiglia e devi provare tutte le strade possibili per tornare ad avere la felicità di un tempo. Il percorso è difficile ma è meglio avere la consapevolezza di averci provato e di non avere ottenuto nulla piuttosto che portarsi dietro il rimpianto per non averlo fatto. Credimi, questa è la condanna che sto scontando.
Scusa se ho scritto due commenti ma non ci stava tutto in uno solo.
Buonanotte e buona giornata
@Sergeppetto mi spiace aver rinnovato dolori ancora così vivi.
La domanda è questa: lei avrebbe accettato la terapia? Mio marito non lo farebbe mai. Piuttosto manda tutto in vacca.
E io non voglio subire l'ennesimo rifiuto perchè stavolta crollerei io e non solo NOI.
E ho una figlia e non me lo posso permettere.
Al momento la separazione non è un'opzione. Ma la convivenza di due amici (litighiamo ma in genere siamo tranquilli e sereni nel nostro dividere casa e figlia) è un po' triste quando avevi altro.
Ti lascio un abbraccio forte forte.
@RJ: Non hai rinnovato i dolori, quelli ci sono sempre, a volte appena apro gli occhi la mattina. La mia mente non ha certezza se l'avrebbe accettata ma il mio cuore mi dice che per come mi amava, e se fossi stato io a proporla, non avrebbe detto di no subito, ci avrebbe pensato molto prima di buttare tutto, ci avrebbe pensato molto come ha fatto prima che prendessimo la decisione di separarci. Sarebbe stato un segnale evidente di quanto ci tenevo, segnali che non ho assolutamente dato (anche io non vedevo l'ora di andarmene tanto era diventata pesante la situazione in casa). Anche noi eravamo sereni quando non litigavamo ma ogni volta che succedeva diventavamo come due estranei seduti di fianco in un vagone ferroviario…L'unico consiglio che mi sento di darti, solo perchè penso che se non potrà aiutare entrambi potrà almeno aiutare te, è quello di rivolgerti ad uno psicologo specializzato in relazioni familiari e nelle situazioni di crisi tra coppie/genitori, perchè non siete solo coppia ma anche genitori ed in questi casi i primi a rimetterci sono i bambini. In pratica potresti andare tu da sola ed eventualmente, su indicazione dello specialista, portare tuo marito dopo. Anche se lui non dovesse accettare sarebbe un valido supporto per te perché, a differenza di quel che si crede, dallo psicologo non si va perché si è malati ma si va per capire (è la prima cosa che mi è stata detta). A me è servito e non nego di esserci andato, è servito perché ho capito anche molte cose di me stesso, ho capito che non avevo solo io le colpe della separazione e mi sono liberato in parte del senso di colpa verso mio figlio. Spero comunque che la tua situazione migliori perché, anche se non ti conosco, sento davvero che ci soffri molto e nessuno dovrebbe soffrire per amore.
Buona giornata 🙂
l'ho letto/sentito e ti ho pensato!…
un abbraccio
http://mammacattiva.blogspot.com/2010/06/mode-play-ma-poi-di-nuovo-pause.html
kikka
Tornando all'essenza del tuo post anch'io con mio marito a volte vedo-sento-respiro-ammetto con tristezza la mancanza di quel qualcosa di speciale che avvicina due cuori, che si erano prima scelti, al di là dei legami cartacei e sociali … allora penso: allora ho sbagliato tutto? non è vero amore? perchè gli altri mi sembrano tutti più "intensi"? boh, la confusione è tanta davvero e in questa confusione mi sento però di confortarti, la vita di coppia è troppo complessa e le altalene emotive continue e assolutamente normali! Ti auguro che la scintilla si riaccenda, presto, prestissimo! Un abbraccio.